Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

[Serial Killer] Andrej Chikatilo

Ultimo Aggiornamento: 20/01/2007 09:21
OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 642
Post: 568
Città: TERNI
Età: 46
Sesso: Maschile
REVERENDO
28/12/2006 16:41
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

22 ottobre 1978,una bambina di 9 anni, Lenochka Zakotnova, viene adescata alla fermata dell'autobus da un'uomo,portata in una casetta abbandonata nella campagna circostante, l'uomo prova a violentarla. Non riuscendoci, preso dalla rabbia, la uccide con tre forti coltellate e getta il corpicino nel fiume che scorre vicino a Shakhty. La bambina viene trovata alla vigilia di Natale ma nessuno sospetta minimamente di Andrej Chikatilo, 42enne padre di famiglia, insegnante, un uomo che non fuma e non beve. Viene invece accusato un violentatore della zona, tale Alexander Kravchenko, su pressione della famiglia della piccola l'uomo viene condannato immediatamente e fucilato, solo dopo molti anni si venne a sapere che in realta' quella bambina fu invece la prima vittima proprio di Chikatilo, il piu feroce, orrendo e spietato serial killer che la Russia possa ricordare.

Andrej Romanov Chikatilo nasce il 15 ottobre 1936 da una famiglia di agricoltori, in un piccolissimo villaggio dell'attuale Ucraina.
Suo padre non c'è più, è sparito misteriosamente durante una delle note "purghe staliniane", mentre sua madre è una pazza. Ella è solita raccontare ai suoi due figli (Andrej e sua sorella) che loro avevano fratello ma che questi, durante il freddo inverno 1930, era stato mangiato vivo dai contadini affamati.
Ciò minerà non poco la stabilità mentale del piccolo Chikatilo.
Come se non bastasse Andrej diventa presto miope ma si rifiuta sempre di mettere gli occhiali per paura di essere deriso dai compagni, li comincera' ad usare solo dopo i 20 anni.Nonostante nel 1960 diverrà marito e padre, Andrej rimarrà comunque convinto di essere stato castrato e accecato nella culla, dai contadini del suo villaggio. A causa dei suoi modi così gentili da sembrare effeminato Andrej aveva pochi amici ed era costantemente oggetto di scherno, con il passare degli anni venne preso in giro sempre di meno, crebbe, diventò un'uomo robusto, alto, un'avido lettore con un eccellente memoria.All'età di 16 anni era l'editore del giornalino scolastico ed era stato nominato portavoce politico, ruolo che gli diede un certo prestigio.Mentre la sua vita politica cresceva i suoi rapporti sociali erano pressochè inesistenti, specialmente con le ragazze, poi maturando prese confidenza con l'altro sesso, ma i primi tentativi di un rapposrto completo fallirono, Convinto di essere impotente diventò ossessionato dalla masturbazione. Qualche tempo dopo tento' di fare sesso con una donna, contro la sua volonta', ma la lasciò andare dopo che si rese conto di aver eiaculato all'interno delle proprie mutande. Inavvertitamente scopri' che la paura e la violenza lo eccitavano molto di piu' degli atti sessuali.Cresciuto, Andrej si iscrive al partito comunista, fa il servizio militare e si laurea in lettere come un normalissimo ragazzo russo e, nel 1972, comincia a insegnare in un istituto tecnico a Rostov. Nonostante l'infanzia difficile Andrej è diventato un insegnante, si è sposato e adesso vive in una bella casa proprio vicino alla scuola. Le cose però si mettono male anche nell'istituto: i ragazzi cominciano a chiamarlo "oca" e "finocchio", alcuni di essi lo aggrediscono di notte. Come gia' detto all'inizio il 22 ottobre 1978. Andrej uccide per la prima volta. E' anomalo per un serial killer cominciare così tardi (42 anni) la propria "attività", solitamente cominciano intorno ai 20 anni.1982. Andrej viene accusato ripetutamente di molestie nei confronti dei suoi alunni e viene licenziato dall'istituto tecnico. Grazie alla tessera del partito comunista, riesce però a trovare posto come operaio in una piccola fabbrica vicino a Shakhty. Un lavoro perfetto per il Mostro di Rostov: per recarsi al lavoro Chikatilo deve viaggiare molto in treno, e in questo modo conoscerà la maggior parte delle sue vittime.La seconda è Larisa Tkachenko, una ragazzina che stava marinando il Liceo. L'uomo, non si sa come, riesce a convincerla a fare l'amore con lui ma, giunti al momento cruciale, la ragazza scoppia a ridere di fronte all'impotenza del suo partner occasionale. La rabbia di Chikatilo è violentissima : la ragazza viene strangolata, morsa a sangue sulle braccia e sui seni (Andrej ne ingoia anche un capezzolo). Per finire il Mostro le conficca un palo nella vagina. Andrej era eccitato.Mentre la prima vittima l'aveva lasciato confuso e frustrato la seconda gli diede un'appetito che lui stesso trovo' difficile da soddisfare.12 giugno 1982. Lyuba Biryuk ha 12 anni e gioca spensierata quando Chikatilo l'adesca. Portatala nel bosco la accoltella quaranta volte, cavandole anche gli occhi. Questo in futuro sarà uno dei biglietti da visita del Mostro di Rostov.A questo punto Andrej si ferma fino al 1983.Tra il 1983 e l'estate del 1984 la follia del Mostro cresce esponenzialmente. Le sue vittime salgono a trenta, quindici delle quali cadono tra il gennaio e il settembre 1984. In alcuni casi venne riscontrato che i malcapitati erano ancora in vita mentre il loro sangue veniva bevuto.Quest'uomo all'apparenza timido e impotenta imparò in poco tempo come scegliere le sue vittime con cura. I suoi viaggi lo portarono in molte stazioni di autobus e di treni dove gli fu facile convincere giovani vagabondi di entrambi i sessi ad andare con lui dietro promesse di cibo o denaro. Un'enorme vantaggio per Chikatilo fu che nessuno reclamò la scomparsa delle vittime, perchè ufficialmente non esistevano, assumevano un'identità solamente quando il loro corpo veniva ritrovato.Siamo nell'apice degli omicidi del Mostro quando, il 22 febbraio 1984, Andrej Chikatilo viene arrestato con l'accusa di aver rubato della tela cerata.La polizia lo tiene in carcere ben tre mesi, vogliono accertarsi che non sia lui il Mostro.
Sono le analisi del sangue a salvare Andrej: per un incredibile caso fortuito, il suo gruppo sanguigno non corrisponde con lo sperma trovato sui cadaveri.Passano pochi mesi e il Mostro viene arrestato nuovamente: un Giudice, che ha preso in simpatia l'uomo, lo fa però scarcerare immediatamente con mille scuse.
Nei dintorni di Rostov ricominciano così a sparire bambini, bambine e donne per lunghi mesi, mentre i loro cadaveri vengono ritrovati ovunque: nei fiumiciattoli, dentro delle baracche abbandonate nei boschi, lungo la ferrovia ecc. ecc.
Nel frattempo da ogni parte del paese arrivano dei ritardati mentali che si consegnano alle forze dell'ordine, confessando di essere i responsabili degli omicidi.
Per vagliare ogni singolo caso la polizia perderà le tracce del mostro per diversi mesi.Solo nel 1990, a 12 anni di distanza dal primo omicidio, anche questo incubo giunge finalmente a termine.
22 novembre. Chikatilo viene arrestato per la terza volta e, cosa comune a tutti gli assassini seriali, questa volta si abbandona a una confessione-fiume liberatoria.
Con l'aiuto di alcuni manichini vengono ricostruiti nei minimi dettagli tutti gli orrendi omicidi. La voce cavernosa e monotona dell'uomo non sorvola su di niente: vengono descritte le tattiche di adescamento, gli omicidi, Chikatilo parla con incredibile calma di bambini accoltellati, di occhi perforati, di dita mozzate a morsi, di cuori strappati e di capezzoli ingoiati. Aggiunge alla lista della polizia ben 19 omicidi che nessuno aveva pensato di attribuirgli.Si arrivo alla cifra definitiva dei bambini e ragazzi uccisi, 53.
Il processo al Mostro di Rostov comincia nel 1992.
Chikatilo inizialmente nega tutto, ma le confessioni dell'autunno 1990 erano state registrate su nastro e lo incastrano.
L'assassino partecipa al processo in una sorta di follia mistica. Mentre i Giudici e gli Avvocati discutono, il Mostro di Rostov fissa il pubblico presente in tribunale con degli occhi vuoti e bianchi, con un sorriso da bambino sempre stampato sulla sua bocca. Andrej sembra meravigliato e felice, probabilmente sentirsi al centro dell'attenzione gli fa molto bene, finalmente si sente liberato da tutte le sue frustrazioni.
Nell'agosto del 1992 il verdetto: Andrej Chikatilo viene giudicato capace di intendere e di volere e quindi condannato alla pena capitale. Al momento della sentenza Chikatilo si alza in piedi canta a squarciagola l'Internazionale Russa.
Secondo i dati ufficiali, l'esercito russo ha giustiziato Andrej Chikatilo il 16 febbraio 1994, con un colpo di pistola alla nuca, nel cortile del carcere di Mosca.






[Modificato da MagnusRosen 28/12/2006 17.01]










"IN SORTE DIABOLI"


OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 337
Post: 319
Sesso: Femminile
28/12/2006 16:55
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

E' proprio in casi come questi che penso che la morte sia solo una liberazione per loro...una grazia..e nn una pena.La vera pena sarebbe reclusione ed isolamento.Se gli si potesse far passare quel che le vittime hanno subito a causa sua,sarebbe davvero il massimo.Esseri così nn meritano nemmeno di essere inseriti nella categoria "umana"..perchè quando si fanno di questi atti,sei sprovvisto dei sentimenti umani e morale..sei solo un mostro,e l'unica cosa che meriti è l'agonia eterna.









OFFLINE
Email Scheda Utente
Post: 9.718
Post: 216
Città: NAPOLI
Età: 38
Sesso: Femminile
ACIDISSIMA
20/01/2007 09:21
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Assurdo [SM=g27820]:








Admin di:

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:01. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com