Baphomet

Il vocabolo "Baphomet", che con il passare dei secoli divenne il nome di un demone specifico, deriva dal termine "Baphomèries" ovvero antichi edifici sacri islamici simili alle moschee. In Linguadoca (Francia meridionale) attorno all' XI secolo era diffusa la leggenda dell'esistenza di teste-automi capaci di predirre il futuro, erano chiamate anche "Teste di Maometto" ("Bahfomet" in lingua d'oc") e, secondo narrazioni popolari, sarebbero state presenti nei luoghi di culto islamici: Evidentemente dalla storpiatura dei nomi Maohmet (Maometto in lingua d'oc) e Bafhomet gli edifici di culto islamici furono definiti in Linguadoca appunto "Baphomeriès". La credenza nelle capacità divinatorie delle "teste di Maometto" si diffuse in Francia e in Europa meridionale nel periodo delle crociate. Pare che anche i cavalieri Templari fossero dediti al culto di Baphomet ed utilizzassero una "testa di Maometto" per le loro iniziazioni. Nel corso della loro storia (1118-1307) i Templari erano da molti additati come alchimisti, esoteristi e Satanisti, lo stesso Papa Innocenzo III nel 1208 all'inzio della crociata contro gli Albigesi in Francia ammoni' i cavalieri Templari per il loro comportamento poco cristiano alludendo esplicitamente alla necromanzia. A suggello di tutto questo c'à da dire infatti che storicamente la prima volta che si fa il nome di Baphomet è proprio durante il processo ad un templare, dopo che lo stesso ordine fu sciolto e dichiarato eretico da Papa Clemente V nel 1307 per "essere adoratori di Baphomet, prostrandosi durante i loro riti ad una testa nera di uomo barbuta che parlava e donava loro poteri occulti" oltre che per tantissime altre accuse dall'omosessualità all'infanticidio per riti satanici. Oltretutto la figura di un'essere alato e con corna caprine dai tratti palesemente demoniaci e androgini compaiono ancora sui portali della chiesa di Saint Mery a Parigi ed in quella di Saint Croix a Provin, chiese apparttenute all'ordine dei Templari: Con il passare dei secoli poi Baphomet e' stato raffigurato in tantissimi altri modi, il piu' famoso dei quali e' quello che lo presente come un essere alato con il corpo umano e con la testa, zampe e zoccoli caprini in una chiarissima posa divinatoria.